Generazioni di famiglie si alternano tra le sue mura: alcune affrontano la vita con allegria e leggerezza, altre con dolore e rimpianto. È un luogo di creazione e distruzione, di speranza e perdita. In questo spazio fisso, il tempo si frantuma e si ricompone, mostrandoci la ciclicità dell’esistenza umana.
Non ho potuto fare a meno di pensare alla stanza di Stoner, il protagonista del romanzo di John Williams. Anche lui vive in spazi che sembrano banali, ma che contengono tutta la complessità della sua vita: l’aula in cui insegna per decenni, la casa in cui si rifugia, i corridoi dell’università che percorre senza mai lasciare un segno apparente. Eppure, in quelle stanze, Stoner compie le sue scelte: decide di amare, di non arrendersi, di restare fedele a sé stesso, anche quando tutto sembra ostile.
Il peso del tempo e la leggerezza della vita
In Memorie di una ragazza perbene, Beauvoir scrive: “L’unica cosa che mi fa paura è l’idea di non aver vissuto.” È una frase che potrebbe appartenere anche a Zemeckis, che in Here esplora la tensione tra il desiderio di vivere pienamente e l’inevitabilità del tempo che passa. Il film non nasconde la malinconia che accompagna ogni esistenza, ma riesce a essere anche dolcissimo, quasi giocoso, nel modo in cui racconta le vite dei suoi personaggi.
E poi ci sono quei momenti che sembrano un’epifania. Come la famiglia bohemienne di Here, che vive con allegria e inventa una poltrona magica che tiene i piedi sollevati da terra. È un simbolo, come tutto nel cinema di Zemeckis: un richiamo alla leggerezza, al desiderio di librarsi oltre il peso della vita quotidiana. E non è forse questo che fa anche Beauvoir, quando decide di scrivere e pensare, di trasformare la sua vita in un’opera d’arte?
La forza delle scelte, grandi e piccole
Here, Memorie di una ragazza perbene e Stoner mi hanno ricordato che ogni scelta, grande o piccola, ha un peso. Anche il silenzio, anche l’inerzia, sono scelte. E alla fine, ciò che conta davvero non è fare la scelta perfetta, ma scegliere con consapevolezza, con coraggio.
Simone de Beauvoir, Stoner e i personaggi di Zemeckis ci insegnano che non possiamo controllare il tempo, ma possiamo decidere come abitarlo.
Non possiamo evitare il dolore, ma possiamo trovare la bellezza anche nei momenti più semplici.
Se non hai mai letto Memorie di una ragazza perbene, te lo consiglio con tutto il cuore. È un libro che ti spinge a riflettere su chi sei e su chi vuoi essere. E se hai visto Here o letto Stoner, sono curiosa di sapere cosa ne pensi: ti hanno fatto riflettere sulle tue scelte di vita? Scrivimi, mi piacerebbe parlarne con te.
Intanto, ti lascio un esercizio di consapevolezza filosofica
Le Scelte di Vita e il Tempo
Prendendo ispirazione da Memorie di una ragazza perbene, Here di Robert Zemeckis e Stoner di John Williams, riflettiamo sul tema delle scelte e sul modo in cui abitiamo il nostro tempo. Questo esercizio ti guiderà attraverso alcune domande filosofiche per esplorare la tua relazione con le decisioni, il tempo e il significato che dai alla tua vita.
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